IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto  il  proprio  decreto in data 11 maggio 1994, con il quale al
Ministro senza portafoglio on. dott. Antonio Guidi e' stato conferito
l'incarico per la famiglia e la solidarieta' sociale;
  Visti gli articoli 5 e 9 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                              Decreta:
  Il Ministro senza portafoglio per la  famiglia  e  la  solidarieta'
sociale,  on.  dott.  Antonio  Guidi,  e'  delegato  ad esercitare le
funzioni di coordinamento, di indirizzo, di promozione di iniziative,
anche normative, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti
disposizioni al Presidente del Consiglio dei  Ministri,  avvalendosi,
ove   necessario,   dei   mezzi   di   comunicazione,  nelle  materie
concernenti:
    a) le tematiche della familgia - ivi comprese le  iniziative  per
l'anno  internazionale della famiglia, indetto con risoluzione ONU n.
45/133  e  le  problematiche  familiari  inerenti   la   tutela   del
consumatore  - mediante l'adozione di iniziative normative e sociali,
coordinando l'attivita' di amministrazioni statali e  di  altri  enti
pubblici interessati;
    b)  la  tutela  dei  minori,  promuovendo  e coordinando tutte le
iniziative necessarie - ivi compresi, d'intesa con il Ministro  degli
affari  esteri,  gli  interventi  in  caso  di emergenze di carattere
internazionale - anche  tramite  la  verifica  dell'attuazione  della
"dichiarazione  mondiale  ONU sulla sopravvivenza, la protezione e lo
sviluppo dell'infanzia", costituendo un  osservatorio  nazionale  sui
problemi  dei  minori, elaborando una proposta di statuto dei diritti
del minore  e  assumendo,  d'intesa  con  il  Ministro  di  grazia  e
giustizia,  l'iniziativa legislativa volta alla semplificazione delle
vigenti procedure in materia di adozione;
    c)  le  politiche  in  favore  dell'adolescenza  e  dei  giovani,
finalizzate  al  recupero  e  alla  prevenzione  del  disagio e della
devianza, coordinando in tal senso le amministrazioni statali  e  gli
altri enti pubblici interessati;
    d)  il  coordinamento  delle  politiche  in  favore delle persone
anziane, ivi compresa la predisposizione della relazione biennale  al
Parlamento sulla condizione dell'anziano;
    e)   le   problematiche   sociali   emergenti,   con  particolare
riferimento alle azioni finalizzate a contrastare le nuove poverta' e
l'emarginazione;
    f) l'informazione sullo stato  delle  iniziative  concernenti  la
politica  sociale,  i  criteri  della  spesa  sociale  ed  i relativi
strumenti di intervento, anche mediante la costituzione di una  banca
dati;
    g)  la  definizione  di  interventi attinenti ai servizi sociali,
anche mediante la previsione di utilizzo di  obiettori  di  coscienza
d'intesa   con   il   Ministro   della   difesa,   l'elaborazione  di
progetti-pilota, di studi  e  proposte  di  riforma  delle  normative
vigenti, d'intesa con le altre amministrazioni interessate, miranti a
garantire l'effettivo accesso di tutti i cittdini ai servizi stessi;
    h)  il  coordinamento sul piano interno delle iniziative relative
ai problemi dell'immigrazione con riferimento  all'accoglienza  delle
persone immigrate;
    i)  i  rapporti e la cooperazione con gli organismi competenti in
Italia e all'estero nelle  materie  oggetto  della  presente  delega,
d'intesa con gli altri Ministri interessati.
  Il Ministro e' altresi' delegato:
   1)  a  presiedere  il  Comitato  nazionale  di  coordinamento  per
l'azione antidroga ed a tutti gli adempimenti in tema  di  disciplina
degli   stupefacenti  e  sostanze  psicotrope,  prevenzione,  cura  e
riabilitazione dei relativi stati di  tossicodipendenza,  di  cui  al
teso  unico  approvato  con decreto del Presidente della Repubblica 9
ottobre 1990, n. 309;
   2) a provvedere agli adempimenti previsti dalla legge 22  novembre
1990, n. 354, istitutiva della commissione di indagine sulla poverta'
e l'emarginazione;
   3) ad assicurare l'applicazione:
    della   legge   5   febbraio  1992,  n.  104  (legge  quadro  per
l'assistenza,  l'integrazione  sociale  e  i  diritti  delle  persone
handicappate);
    della  legge  19  luglio 1991, n. 216 (primi interventi in favore
dei  minori  soggetti  a  rischio  di  coinvolgimento  in   attivita'
criminose);
    della   legge   11   agosto   1991,  n.  266  (legge  quadro  sul
volontariato);
   4) ad assicurare l'esecuzione dei compiti  che  ogni  altra  legge
assegna al Ministro per gli affari sociali;
   5)  a  provvedere,  nelle  materie di cui alla presente delega, ad
intese e concerti di competenza della Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri  necessari  per  le  iniziative,  anche  normative, di altre
amministrazioni, nonche' a presiedere  il  Comitato  nazionale  sulla
popolazione ed a coordinare le attivita' e la partecipazione italiana
al vertice mondiale per lo sviluppo sociale;
   6)  a  designare rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei
Ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro ed  altri
organismi  di  studio, tecnico-amministrativi e consultivi, operanti,
nelle  materie  di   cui   alla   presente   delega,   presso   altre
amministrazioni ed istituzioni;
   7)   a   costituire   comitati,  commissioni  ed  altri  organismi
collegiali di studio, consulenza e supporto tecnico nelle materie  di
cui alla presente delega.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 27 maggio 1994
                                            Il Presidente: BERLUSCONI